SERIE C

Addio, cambio palla! Le decisioni di Rubens Acosta, avallate dai vertici della Federazione Internazionale Pallavolo, cambiano decisamente il nostro sport. Il tie-breack (un punto ogni azione) viene esteso a tutti i set, che vengono portati a 25 punti. Si introduce inoltre la figura del libero, giocatore solo di difesa, ruolo che nell'Olimpia viene rivestito dal veterano Corrado Ramella.

 

SERIE C

In piedi: Nunzio Chiocca (dir.), Paolo Valente, Fabio Blanchet, Luca Polignone, Corrado Ramella, Giampiero Baldon, Aurelio Bétemps, Andrea Donadelli, Ettore Periotto (all.)
Accosciati: Pierdomenico Pileri, Alessio Boi, Alessandro Ventosi, Stefano Genola, Fabio Matteotti, Gennaro Giacobbe

Addio, cambio palla! Le decisioni di Rubens Acosta, avallate dai vertici della Federazione Internazionale Pallavolo, cambiano decisamente il nostro sport. Il tie-breack (un punto ogni azione) viene esteso a tutti i set, che vengono portati a 25 punti. Si introduce inoltre la figura del libero, giocatore solo di difesa, ruolo che nell'Olimpia viene rivestito dal veterano Corrado Ramella. E' il secondo anno di lavoro di Ettore Periotto con l'Olimpia. La squadra deve rinunciare al forte centrale Maurizio Vicari, che si reca a studiare a Parma e laggiù continua a giocare a pallavolo, con buoni risultati, e a Tommy Ferrari, che inizia la sua carriera di allenatore, che tante soddisfazioni gli riserverà. Arrivano, dal settore giovanile, Boi e Ventosi, mentre il palleggiatore Matteotti si trasferisce all'Olimpia dallo Châtillon (Pileri torna al ruolo di attaccante) e Giacobbe è un militare (ferroviere) in servizio ad Aosta, che ha giocato a pallavolo a Napoli. Ventosi e Giacobbe smettono però di giocare nel corso dell'anno, per vari motivi. Con queste premesse, l'andamento del campionato non può essere dei più rosei, ma la realtà supera ogni immaginazione: alla fine del girone di andata siamo ultimi, con soli 9 punti. A quel punto Periotto si fa da parte, e Corrado Ramella accetta di mettersi al timone della barca pericolante, aiutato da Dino Pressendo. L'organico della squadra viene rimpolpato da alcuni giovani (Arbaney, Grumolato). Non si riescono ad evitare i play-out (la partita decisiva, con il Caluso, viene persa 3-2 con l'attenuante della scalogna: nell'allenamento appena precedente, Boi si era infortunato ad un piede; da ricordare il tifo intenso ma corretto dei sostenitori delle due squadre; per l'Olimpia, particolarmente graditi i "coretti" di alcuni compagni di università di Baldon), ma se ne esce con grande dignità, al primo posto del girone, confermando quindi a pieno titolo la presenza in serie C per la stagione successiva.